SERAVEZZA. “Improvvisamente a qualcuno è venuto in mente di riesumare la vicenda dei progetti per le centraline idroelettriche sul Serra e sul Vezza: argomento di cui non si parlava più da oltre un anno e progetti, probabilmente e irrimediabilmente, adagiati in qualche cassetto della Provincia di Lucca”. Lo scrive Ettore Neri, sindaco uscente di Seravezza.

“Allora, cominciamo con il dire la verità: i progetti non sono del Comune di Seravezza, ma di un’azienda privata; i progetti non sono di competenza diretta del Comune di Seravezza, ma della Provincia di Lucca; l’istruttoria e l’approvazione o il diniego alla realizzazione dei progetti non sono competenza del Comune di Seravezza, ma della Provincia di Lucca.

“Detto ciò bisogna anche chiarire l’ambito dei meriti e dei demeriti: se delle centraline idroelettriche si è potuto discutere in sede di “Inchiesta pubblica” il merito esclusivo è dell’amministrazione comunale di Seravezza che ha richiesto alla Provincia, per competenza, l’attivazione di questa procedura.

“Senza la nostra azione e senza la nostra attività, molto probabilmente, oggi avremmo le due centraline approvate su base tecnica, esattamente così come è avvenuto in Provincia di Lucca per tutte le analoghe richieste precedenti.
Fin dall’inizio abbiamo ritenuto che l’Inchiesta Pubblica fosse la strada migliore per consentire a tutti di comprendere meglio i progetti e i suoi impatti, e soprattutto per garantire quel giusto approfondimento di studio e analisi che ritenevamo necessario in considerazione dell’estrema delicatezza dei siti interessati e dell’importanza di garantirne la massima tutela e garanzia.

“L’amministrazione comunale di Seravezza ha il merito di aver scelto il metodo della partecipazione che, pur se a volte può sembrare difficile e faticosa, porta sempre a dei risultati significativi. La posizione dell’amministrazione, espressa per atti e documenti pubblici non è stata tutt’altro che ambigua e, al riguardo, le insinuazioni del candidato Cavirani sono totalmente prive di fondamento.

“Il Comune di Seravezza ha prodotto, relativamente ai progetti delle centraline idroelettriche, due pareri formali (febbraio 2014) che, facendo emergere le peculiarità dei due contesti su cui i progetti sarebbero andati ad inserirsi, chiedeva, oltre alla verifica dei rilievi espressamente indicati (tra le altre, l’acquisizione di una pronuncia in merito da parte del Comitato tecnico Unesco, una verifica sulle modalità di calcolo del deflusso minimo vitale), anche e soprattutto che fosse attivata apposita Inchiesta pubblica, condizionando un eventuale parere favorevole al suo espletamento e ai risultati della stessa. Una posizione chiara e coerente con quanto l’Amministrazione si è impegnata fin da subito a sostenere pubblicamente sulla stampa e con atti ufficiali, attraverso l’adozione di una delibera di indirizzo presentata in Consiglio comunale (gennaio 2014) e votata dalla stessa opposizione.

“Personalmente sono intervenuto in sede di inchiesta pubblica, come mia abitudine, senza tanti paraventi ed ho espresso valutazioni di principio largamente favorevoli all’uso di energie rinnovabili.

“La riassumo così: no al nucleare, no ai combustibili fossili, no ai gas, no al fotovoltaico su terreni agricoli, no alle pale eoliche, no alle centraline idroelettriche; qualcuno mi può spiegare come accendiamo la luce? Gli amministratori pubblici seri devono avere il coraggio di affrontare i problemi e anche di scommettere sulla validità, qualità e onestà del controllo pubblico sui progetti privati”.

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ultimo aggiornamento: 29-03-2016


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